martedì 3 settembre 2013

film bianco

http://www.youtube.com/watch?v=6fX7tyxBNsM






























Mi vivi qui.
Mia preghiera della sera.
Qui in questo spazio bianco
Tra tutte le mani mie, tra tutte le voci mie.

Mi vivi qui.
Come un organo che dimentico.
Come un colpo che prendo in pieno.
Qui.
In questo petto gonfio e sgonfio di te.
In questa cassa toracica che è la tua gabbia.

Ti faccio schiavo dei miei mali.
Padre dei miei sei anni.
Ti grido addosso, io, come una bufera.
Ti muoio addosso, io.
Ti muoio addosso.

E tu ricevi me, nel rito nostro,
ricevi me come tua sposa.
Perché io possa crescere il tuo seme
e farne secoli di storia.
Ricevi questa carne, segno del mio amore e della mia infedeltà.
Nel nome tuo che è il nome mio.
Nel nome tuo che fa tremare Dio.
Luciana Manco

Il bianco dei panni 
lavati a novanta gradi 
di quei contratti 
distrutti a novanta gradi 
della luce del sole che ti ha sorpreso 
che aveva il sapore di salsedine 
forse era una sfumatura del bianco 
quella più lucente.
Luigi Loquarto


"La sintesi sottrattiva si basa sull’addizione dei tre colori primari, ciano magenta giallo, e sulla loro capacità di assorbire, ciascuno, una luce primaria. La contemporanea addizione di tutti i colori primari comporta un totale assorbimento della luce bianca incidente, con una conseguente percezione di una superficie nera."

il golpe ungherese
sottofondo al muto alfabeto
degli amanti in sordina
chiusi in scatole di latta
ad est di "Csikvánd"
le vene ciano infilate
nella pelle magenta
sottile e maliziosa
ancora più a est
il giallo irriverente
feti di fagioli ammuffiti
sulla credenza di casa
troppo tardi per la "leves"
bisogna andar via da questo ventre
trasformarsi in fiocchi di neve
rotolarsi nella steppa scolorita
sciogliersi
.tornare allo zero
così vicino al nero
Lisa Gelli



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