martedì 5 novembre 2013

ottobre


























Non chiudere a chiave, non trascinare i piedi. Qui io raccolgo l'orizzonte e lo lavo di albe. Il freddo sale tutte le scale e mi sgocciola sulla schiena. E vedo bene, la riva del mare senza passi, i cuori che si sgonfiano, la scuola, i bus. Io che intingo i pensieri nei calici e me li porto nel sangue in abbracci. Questi giorni che non mi vogliono, senza furia, senza rabbia. Solo così: discese grige nei miei colori testardi. Luciana Manco


Se non sbaglio quando ci guardammo la prima volta Il vento ti faceva fare le smorfie Trattenevi la gonna e strizzavi gli occhi Pensavo ammiccassi, ma in modo buffo Volevi difendere i tuoi occhi e le tue gambe Se non sbaglio io ero il vento se non sbaglio era ottobre.

Luigi Loquarto


.di quello che c'era prima dei giochi delle identità rimangono solo i malanni di stagione piano la soglia del supereroismo si è alzata niente più cortei di sabato pomeriggio niente specchi neri solo respiri affannati da fine mese .sempre più equilibristi arrampicati alle scadenze meno gusci, meno sorrisi .si sta. pillole di acidità quotidiana tra castagne e vino cotto con gli occhi di sonno si odorano i fumi delle cantine .in subbuglio, senza consultare il medico aria inaspettatamente calda animi inaspettatamente .morti .non somministrare per più di tre giorni consecutivi

Lisa Gelli

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